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Archive for the ‘Notizie’ Category

Novità D.lgs 231/01 della settimana – dal 5/12 al 9/12/2022

I nuovi aggiornamenti D.lgs 231/01

Aggiornamento settimanale D.lgs 231/01

Aggiornamento Modelli 231 – www.alert231.it

  • Modello di prevenzione corruzione per le micro e piccole imprese: prassi di riferimento in consultazione pubblica
  • Assenza del Modello Organizzativo e responsabilità dell’ente – Sentenza
  • Webinar D.lgs 231/01 – Il D.Lgs 231 e l’Odv: l’importanza del modello
  • Bandi in scadenza Odv 231
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Aggiornamento settimanale D.lgs 231/01

Le 6 abilità essenziali che deve avere il bravo consulente – Parte 1

Le tue competenze principali in qualità di consulente, come la consulenza legale o sicurezza del lavoro, ecc , costituiscono la base della tua attività professionale. Tuttavia per incrementare i risultati , dovrai anche coltivare altre competenze collaterali ma nonsecondarie, che vanno a completare e a rafforzare le competenze chiave che hai già.

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CHECK UP ON LINE ATTIVITA’ DI CONSULENZA
Individua gli aspetti critici della tua attività di consulente
e ricevi i consigli operativi per aumentare il fatturato
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In questa rubrica conoscerai le 6 competenze di consulenza essenziali che posso fare di te un consulente migliore e più richiesto.

  1. Abilità di comunicazione
    I consulenti realizzano molte comunicazioni orali e scritte con i clienti prima, durante e dopo i progetti.Le tue capacità di comunicazione determinano il modo in cui i tuoi clienti ti vedono e ti valutano. Sia che si fidino di te e che gli piaci, sia che ti vedano o meno come una vera autorità ed esperto.

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    CHECK UP ON LINE ATTIVITA’ DI CONSULENZA
    Individua gli aspetti critici della tua attività di consulente
    e ricevi i consigli operativi per aumentare il fatturato
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    Una buona capacità di comunicazione orale non è sufficiente. E’ necessario sviluppare un’adeguata abilità di comunicare il tuo valore attraverso la scrittura e in particolare:
    _ materiale di vendita e di marketing (dispense, articoli, ecc)
    _ sito web ed eventuale blog Se non riesci a comunicare il valore che apporti o i risultati che hai ottenuto, avrai difficoltà a commercializzare la tua attività di consulenza.

    Come puoi migliorare la tua capacità di comunicazione?
    Per migliorare la tua capacità di comunicazione come consulente devi SCRIVERE.

    Ecco un esercizio  utile allo scopo.
    a) scrivi su un foglio un elenco dei 30 argomenti/problemi/domande che gli operatori del tuo settore si fanno
    b) ogni giorno, dedica 30 minuti a scrivere un articolo di 1 pagina su ogni argomento, problema o domanda, aggiungendo un tuo contributo specifico
    c) avrai così ottenuto un preziosissimo documento di 30 pagine che potrai utilizzare come materiale di marketing ad alto valore per il tuo cliente.
    Scrivi in ​​modo che i clienti comprendano facilmente le tue idee e le tue osservazioni, inserite nel documento.Nel prossimo articolo parleremo dell’abilità di osservazione che deve avere un bravo consulente.Autore
    Dr.  Matteo Rapparini – Guarda il profilo su Linkedin   

La società di basket Virtus Bologna adotta il modello 231

Virtus Pallacanestro Bologna ha raggiunto una tappa rilevante nell’ambito di un percorso virtuoso teso a elevare e rafforzare i livelli di trasparenza, correttezza e compliance che già caratterizzavano l’organizzazione e l’operato della Società.

Il Club virtussino, assistito nell’operazione dallo Studio Legale BRB di Bologna (in particolare dagli avvocati Biancamaria Ricci, Stefano Bruno e Gino Bottiglioni), si pregia infatti di essere una tra le prime società sportive italiane di pallacanestro ad avere adottato un Modello 231 e un Codice Etico.

Conformandosi alle previsioni del D. Lgs. 231/ 2001, la Società intende testimoniare ancor di più la piena conciliabilità tra attività sportiva professionistica e legalità, in attuazione delle best practices che da sempre guidano e animano il mondo dello sport e della pallacanestro in particolare.

VIRTUS_Parte Generale con sistema disciplinare

VIRTUS-Codice etico

Fonte: Pianetabasket.com

Sicurezza lavoro: al via il bando rimborso DPI utilizzati per Covid-19

Al via Impresa SIcura, il nuovo bando attivato da Invitalia che punta a sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese di qualunque dimensione, operanti in Italia.

Il bando consente di ottenere il rimborso delle spese sostenute dalle aziende per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale finalizzati al contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Sono 50 milioni di euro le risorse disponibili (fondi Inail, art 43.1 DL Cura Italia del 17 marzo 2020). 

Impresa SIcura rimborsa l’acquisto di: mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3; guanti in lattice, in vinile e in nitrile; dispositivi per protezione oculare; indumenti di protezione quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.

L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa richiedente e fino a 150mila euro per impresa.

Il bando di Invitalia prevede 3 fasi:

  1. Le imprese interessate dovranno inviare la prenotazione del rimborso dall’11 al 18 maggio 2020, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00. attraverso uno sportello informatico dedicato, raggiungibile dal sito di Invitalia.
  2. Sempre sul sito dell’agenzia, seguirà la pubblicazione dell’elenco, in ordine cronologico di arrivo, delle imprese ammesse alla presentazione della domanda di rimborso.
  3. La domanda potrà essere compilata dalle ore 10.00 del 26 maggio alle ore 17.00 dell’11 giugno 2020 sempre attraverso procedura informatica.

I rimborsi verranno effettuati entro il mese di giugno.

Per saperne di più

Responsabilità dei club: ecco le linee guida sui modelli organizzativi e di gestione

Dando seguito alle determinazioni del nuovo Codice di Giustizia Sportiva, nel quadro complessivo dell’art. 7 dello Statuto, il Consiglio ha approvato le Linee Guida per l’adozione di Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo idonei a prevenire atti contrari ai Principi di Lealtà, Correttezza e Probità.

I predetti modelli, tenuto conto della dimensione della società e del livello agonistico in cui essa si colloca, devono prevedere:

  1. a) misure idonee a garantire lo svolgimento dell’attività sportiva nel rispetto della legge e dell’ordinamento sportivo, nonché a rilevare tempestivamente situazioni di rischio;
  2. b) l’adozione di un codice etico, di specifiche procedure per le fasi decisionali sia di tipo amministrativo
    che di tipo tecnico‐sportivo, nonché di adeguati meccanismi di controllo;
  3. c) l’adozione di un incisivo sistema disciplinare interno idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello;
  4. d) la nomina di un organismo di garanzia, composto di persone di massima indipendenza e professionalità e dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, incaricato di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento.

I suddetti Modelli, la cui adozione ed applicazione è la condizione per il riconoscimento da parte degli Organi di Giustizia Sportiva per applicare esimenti o attenuanti della cosiddetta responsabilità oggettiva, dovranno attenersi ai principi di seguito esposti: Valutazione dei rischi; Leadership e impegno; Codice Etico e sistema procedurale; Controlli interni e controlli sulle terze parti; Organismo di garanzia; Comunicazione e formazione; Sistema interno di segnalazione; Sistema disciplinare; Verifiche, riesame e monitoraggio; Miglioramento continuo e gestione delle non conformità.

Categorie:Notizie

Responsabilità 231 anche alle società “pubbliche”

La società pubblica non può delinquere. È questo il principio che sembra, ad una prima lettura, sotteso al Dlgs 231/2001, che, nel sancire che anche gli enti “possono delinquere” esclude lo Stato, gli enti pubblici territoriali, gli altri enti pubblici non economici e gli enti che svolgono funzioni costituzionali. Eppure, disegno contrario appare la giurisprudenza penale, che ha aperto all’applicazione del decreto alle società pubbliche.

Continua su www.alert231.it

Introdotta anche in Spagna la certificazione dei modelli organizzativi

 

Il 17 maggio scorso, l’AENOR – ente spagnolo di normazione, assimilabile al nostro UNI – ha pubblicato la norma 19601 “Sistema de gestion de compliance penal. Requisito con orientaciòn para su uso”.

La norma permette di certificare i modelli organizzativi ex articolo 31-bis, Código Penal: disposizione che riprende quasi letteralmente l’articolo 6 del Decreto 231.

A pochi mesi dalle linee guida della Procura Generale iberica, pubblicate per favorire la valutazione dei modelli da parte dei magistrati inquirenti, si assiste quindi all’iniziativa – quasi speculare – dell’AENOR, che offre alle imprese un riconoscimento circa l’idoneità dei modelli adottati, valutando precisi requisiti.

La certificazione rilasciata da questo ente terzo e indipendente sarà concessa in relazione a quei modelli che:

– identifichino e valutino il rischio di commissione dei reati;

– predispongano misure e controlli per mitigare gli eventuali rischi rilevati;

– prevedano meccanismi di gestione delle finanze idonei a prevenire i reati;

– contemplino flussi informativi obbligatori verso un organismo di vigilanza;

– istituiscano un sistema disciplinare idoneo a sanzionare le irregolarità;

– impongano una revisione periodica dei modelli;

– creino una cultura etica integrata nel sistema complessivo di compliance dell’impresa.

In base alle citate linee guida, ottenere la certificazione non esimerà in automatico da un’eventuale responsabilità penale: potrà tuttavia apprezzarsi «como un elemento adicional más de su observancia», anche se non sarà sostitutivo della valutazione «que de manera exclusiva compete al órgano Judicial».

Fonte: http://www.aodv231.it/