Introdotta anche in Spagna la certificazione dei modelli organizzativi
Il 17 maggio scorso, l’AENOR – ente spagnolo di normazione, assimilabile al nostro UNI – ha pubblicato la norma 19601 “Sistema de gestion de compliance penal. Requisito con orientaciòn para su uso”.
La norma permette di certificare i modelli organizzativi ex articolo 31-bis, Código Penal: disposizione che riprende quasi letteralmente l’articolo 6 del Decreto 231.
A pochi mesi dalle linee guida della Procura Generale iberica, pubblicate per favorire la valutazione dei modelli da parte dei magistrati inquirenti, si assiste quindi all’iniziativa – quasi speculare – dell’AENOR, che offre alle imprese un riconoscimento circa l’idoneità dei modelli adottati, valutando precisi requisiti.
La certificazione rilasciata da questo ente terzo e indipendente sarà concessa in relazione a quei modelli che:
– identifichino e valutino il rischio di commissione dei reati;
– predispongano misure e controlli per mitigare gli eventuali rischi rilevati;
– prevedano meccanismi di gestione delle finanze idonei a prevenire i reati;
– contemplino flussi informativi obbligatori verso un organismo di vigilanza;
– istituiscano un sistema disciplinare idoneo a sanzionare le irregolarità;
– impongano una revisione periodica dei modelli;
– creino una cultura etica integrata nel sistema complessivo di compliance dell’impresa.
In base alle citate linee guida, ottenere la certificazione non esimerà in automatico da un’eventuale responsabilità penale: potrà tuttavia apprezzarsi «como un elemento adicional más de su observancia», anche se non sarà sostitutivo della valutazione «que de manera exclusiva compete al órgano Judicial».
Fonte: http://www.aodv231.it/