Proporzione tra profitto dell’ente e valore dei beni sequestrati
La vicenda fattuale vedeva un provvedimento di sequestro conservativo di terreni e sequestro per equivalente di 36.000 euro nella disponibilità di una società, il cui amministratore era imputato di contravvenzioni ambientali di grave natura, segnatamente il reato di discarica abusiva (art. 256, comma 3, D. Lgs. 152/06) e di traffico illecito di rifiuti (art. 260 D. Lgs. 152/2006).
Il Tribunale del Riesame di L’Aquila aveva annullato l’ordinanza di sequestro del G.I.P. limitatamente ai soli terreni, sui quali era però intervenuto un sequestro probatorio, ritenuto invece ammissibile per le esigenze di prova del processo penale in relazione al volume di rifiuti scaricato sull’area.
Il legale della società, a sua volta imputata ai sensi dell’art. 25-undecies D.Lgs. 231/01 per la responsabilità amministrativa da reato, ricorreva così per Cassazione avanzando due censure principali alle decisioni del Tribunale aquilano.
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