Circolare Guardia di Finanza, reati tributari e modelli 231
Secondo quanto riportato dalla circolare n. 216816/2020 della Guardia di Finanza, la predisposizione di un sistema di prevenzione del rischio fiscale al fine di accedere alla cooperative compliance non esclude la responsabilità dell’ente in relazione agli illeciti tributari.
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Secondo quanto riportato all’interno della circolare, gli adempimenti richiesti all’impresa non sono sovrapponibili e, pertanto, sarà necessario verificare caso per caso se, in assenza di un Modelloorganizzativo, quanto attuato dall’azienda sia sufficiente anche ad escludere la responsabilità della società.
Regime di adempimento collaborativo o di “Cooperative compliance”
L’istituto dell’adempimento collaborativo si pone l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente che miri ad un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. Tale obiettivo è perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente su elementi di fatto, ivi inclusa l’anticipazione del controllo, finalizzata ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. E’ un istituto che prevede l’adesione volontaria del contribuente qualora sia in possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi come di seguito esposti.