Piani Anticorruzione – cosa migliorare
Con la deliberazione n° 12 del 28/10/2015, l’ANAC ha individuato le carenze dei Piani di prevenzione della corruzione (PTPC) su un campione di 1191 amministrazioni pubbliche.
I risultati sono poco rassicuranti, avendo l’ANAC rilevato gravi carenze in particolare nella mappatura dei processi e nella valutazione dei rischi.
– Mappatura dei processi
L’analisi del contesto interno, da attuare attraverso l’analisi dei processi organizzativi (mappatura dei processi), pur essendo meno critica della precedente fase, risulta tendenzialmente non adeguata. Nel 73,9 % dei casi l’analisi dei processi delle cd. “aree obbligatorie” presenta una bassa qualità ed analiticità. La percentuale aumenta al 79,78% per i processi relativi alle “aree ulteriori”. Nello specifico, tra quei PTPC in cui la mappatura dei processi nelle “aree obbligatorie” risulta inadeguata, emerge un 9,02% di casi in cui essa risulta addirittura assente per talune aree. La percentuale sale al 46,09% nel caso dei processi nelle “aree ulteriori”.
********* STRUMENTI PER REALIZZARE LA GESTIONE DEI PIANI ANTICORRUZIONE *********
_ SOFTWARE VALUTAZIONE RISCHI PIANI ANTICORRUZIONE
_ SOFTWARE AUDIT 231 CORRUZIONE
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– Valutazione del rischio
In linea con i trend delineati finora, anche la valutazione del rischio presenta ampi margini di miglioramento nella maggioranza dei PTPC analizzati (nello specifico l’identificazione e analisi dei rischi nel 67,07% dei casi e la valutazione e ponderazione del rischio nel 62,39% dei casi). Emerge la concreta difficoltà delle amministrazioni di individuare correttamente i rischi di corruzione, di collegarli ai processi organizzativi e di utilizzare un’adeguata metodologia di valutazione e ponderazione dei rischi.
– Trattamento del rischio
Anche il trattamento del rischio (fase volta all’individuazione delle misure di prevenzione della corruzione sulla base delle priorità emerse in sede di valutazione degli eventi rischiosi) è risultato adeguato solo nel 37,72% dei PTPC analizzati.